Il virus zika, rischi e prevenzione

mercoledì 1 febbraio 2023
Il virus zika, rischi e prevenzione

In tutta Italia è attivo durante l’anno un “Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse dalle zanzare”, con una particolare attenzione ai virus dei quali le zanzare sono naturali vettori biologici attraverso una semplice puntura: si tratta di chikungunya, dengue e virus Zika, trasmessi dalle zanzare del genere Aedes. Tale sistema di controllo e sorveglianza viene potenziato nel periodo di maggiore attività di questi insetti, ossia da giugno sino a fine ottobre, dal momento che come abbiamo già analizzato in inverno le zanzare si rintanano e smettono di infastidirci pur continuando a rappresentare una minaccia.
Questo piano ha lo scopo di monitorare la diffusione sul territorio dei virus menzionati e stabilire eventuali livelli di allerta nel caso le segnalazioni di casi sospetti sulla base delle informazioni fornite dagli operatori sanitari crescano di numero, soprattutto qualora ci siano delle elevate concentrazioni in determinate aree che possono far supporre la presenza di focolai. Scopo del Piano è proprio l’eventuale adozione immediata di tutte le necessarie misure di controllo, fermo restando che gli enti di amministrazione locale restano responsabili dell’adozione di tutte le attività di prevenzione, controllo e contenimento delle zanzare invasive con gli interventi di riduzione dei focolai larvali e quelli con l’uso di prodotti adulticidi. Per la prima fattispecie un sistema antizanzare ecologico e sostenibile ad elevata efficacia è rappresentato proprio dal nostro dispositivo UNFO-PLS, validissima alternativa all’introduzione nell’ecosistema di prodotti di natura chimica al fine di mantenere un elevato livello urbano di igiene e salubrità.
Vediamo quali sono i rischi correlati alla diffusione dei virus sopra menzionati con particolare riferimento al virus zika.

Caratteristiche del virus zika e prevenzione

Il virus zika (Zikv) appartiene ai flavivirus e viene trasmesso all’uomo tramite la puntura di zanzare di genere Aedes e Aedes albopictus. Non esistono ad oggi né terapie mediche preventive né vaccini, per cui l’unico reale strumento in nostro possesso per evitare di contrarlo è non essere punti dalla zanzara che può esserne vettore soprattutto perché è possibile, una volta contratto il virus, il passaggio interumano oltre a poter trasformare in ulteriore vettore una successiva zanzara non infetta che punga nuovamente, generando così un fenomeno a catena. La più corretta informazione dei cittadini in merito ai rischi di contrarre il virus zika è anch’essa a carico di Comuni e Regioni, specie perché l’infezione è spesso asintomatica o al massimo di presenta con fastidi simili a quelli di una comune influenza, ma nei casi più gravi comporta l’aumento di fenomeni di neuropatie e soprattutto è un virus estremamente pericoloso per le donne in gravidanza. È infatti elevatissimo il rischio che questo provochi gravi danni al nascituro, tra i quali una microcefalia congenita. Se in tempi recentissimi i casi di zika virus in Italia sono tutti stati associati ad infezioni contratte all’estero ed importate al rientro, ciò non è una valida motivazione per abbassare la guardia considerata la probabilità di poter essere punti da zanzare qui in Italia durante il periodo estivo e la possibilità di scatenare preoccupanti focolai.

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