Sai qual è l’animale più pericoloso del pianeta?

Immagine zanzara

I più curiosi circa il nostro ecosistema ma anche nei confronti dell’etologia, ossia lo studio del comportamento degli animali, si domandano spesso quale sia l’animale più pericoloso presente sul nostro pianeta.
La risposta, elaborata in base al numero di vittime umane, è sempre sorprendente: si tratta delle zanzare!
Molto più degli squali, dei serpenti o di altri animali ritenuti feroci e potenzialmente letali, la zanzara è di gran lunga la specie vivente capace di mietere più vittime tra il genere umano secondo i dati elaborati dall’OMS.
Ciò dipende dalla sua capacità, con una semplice puntura, di essere vettore di malattie infettive quali la malaria, la dengue, la zika e molte altre, il che ne fa un vero e proprio killer al punto da aver stimolato l’istituzione del World Mosquito Day, la Giornata delle zanzare. La data scelta per “celebrare” tale ricorrenza è il 20 agosto di ogni anno per commemorare Sir Donald Ross, il medico inglese che proprio in questo giorno del lontano 1897 scoprì che a trasmettere la malaria è proprio la puntura di una zanzara femmina. È esattamente la malaria la principale malattia trasmessa da questi insetti così detestati: è molto difficile trovare, anche tra i più ferventi animalisti ed in un’epoca di maggiore sensibilità verso la natura ed i suoi abitanti, trovare qualcuno che non sia favorevole ai tentativi delle autorità di liberarsene o quantomeno di limitare la proliferazione delle zanzare.
Prima di entrare nel dettaglio circa i metodi e gli strumenti più efficaci in tal senso, approfondiamo il tema dei numeri.

Quanti sono i morti per punture di zanzare?

Le punture di zanzara ed il conseguente prurito, oltre al loro detestabile ronzio, sono i principali motivi di odio verso questi insetti infestanti, tuttavia il numero di vittime certificate ogni anno dovrebbe essere sufficiente per sensibilizzare verso il tema della lotta alle zanzare: la cifra calcolata dalla stessa OMS arriva a ben 725mila all’anno, con la sola malaria responsabile di oltre 435mila morti e 215 milioni di casi nel mondo. Solo per comprendere le proporzioni del pericolo costituito dalle zanzare, i serpenti velenosi arrivano a “sole” 50mila vittime all’anno!

Che malattie trasmettono le zanzare?

Come detto, la lista delle malattie per le quali le zanzare sono dei letali vettori con una semplice puntura è molto lunga: si va dalla malaria alla febbre gialla, dalla dengue alla zika fino ad arrivare a filariosi, febbre del Nilo e chikungunya.
Tra tutte le malattie infettive, se si sommano quelle trasmesse e causate dalle zanzare, si arriva alla preoccupante percentuale del 17%.

Quali zanzare sono presenti in Italia?

Spostiamo l’attenzione verso il nostro paese per scoprire quali sono le specie di zanzara presenti in Italia, e di quali malattie sono responsabili. Sappiamo infatti dagli studi compiuti che, se la zanzara di tipo Anopheles è la responsabile della trasmissione della malaria, le attività di sorveglianza locale si sono soffermate sulla specie Culex Pipiens in quanto è stato dimostrato che trasmette il virus della febbre del Nilo occidentale innescando numerosi focolai che hanno di fatto reso endemica la malattia in Italia. La notizia è confermata anche dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
La più pericolosa ed aggressiva è però la zanzara di tipo Aedes, comunemente detta zanzara tigre anche per la particolare colorazione e che è attiva non solo nelle ore notturne veicolando diversi virus.
Il principale problema nella lotta alle zanzare è costituito dalla loro spaventosa capacità di riprodursi che non trova eguali in altre specie: gli studi degli entomologi parlano addirittura di una deposizione di 300 uova alla volta, il che fa raggiungere cifre astronomiche di esemplari nel periodo primaverile ed estivo di maggiore attività.
Gli esiti della lotta alle zanzare sono stati spesso alterni, visto che la loro presenza in prossimità dei corsi d’acqua o comunque dove ci siano dei bacini idrici – basti pensare alla rete fognaria -  continua ad essere pervasiva in special modo nelle località pianeggianti.
Cosa è possibile fare per combattere le zanzare? È la questione principale alla quale cercheremo di rispondere nel successivo paragrafo

Strategie e strumenti per la lotta alle zanzare

Lotta alle zanzare unfo-pls

Ci sono diverse armi in nostro possesso per difenderci dalle zanzare e dalle loro punture, da quelli meccanici come le zanzariere fino a quelli chimici e repellenti da utilizzare sia a contatto con la pelle che negli ambienti esterni o interni nei quali si soggiorna, sempre rispettando i criteri di sicurezza indicati per ogni prodotto.
È però di fondamentale rilevanza attuare delle strategie di prevenzione proprio per ostacolare la proliferazione delle larve di zanzara: nelle città e nei contesti urbani in genere, dove è presente un sistema di rete fognaria connessa con la sede stradale tramite tombini e caditoie, ciò è possibile installando un sistema antizanzare che ha già dimostrato la sua efficacia come quello UNFO-PLS.
Secondo gli studi condotti dall’Istituto di Microbiologia svizzero SUPSI nel reparto Ecologia dei vettori l’applicazione del sistema meccanico UNFO-PLS alle caditoie come metodo fisico di lotta per contenere le zanzare invasive nei focolai urbani si è dimostrata determinante. Tale sistema fisico di lotta urbana contro le zanzare ha infatti limitato, nel periodo in esame, la capacità di colonizzazione delle zanzare nelle caditoie, con una notevole limitazione nella capacità degli insetti di deporre le uova. Il meccanismo ha inoltre un positivo impatto sull’ambiente perché elimina la necessità di utilizzare larvicidi di natura chimica nei tombini.
La marcata riduzione di tutti gli stadi acquatici delle zanzare è il principale obiettivo ed è un risultato che si raggiunge attraverso una sistematica installazione dell’impianto antizanzare UNFO-PLS, tuttavia esso si rivela efficace anche nel contrastare la fuoriuscita dai tombini di altri insetti infestanti quali le blatte o di animali altrettanto nocivi come i topi, impedendo inoltre a cattivi odori e miasmi di attraversare le caditoie.

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